Un mio articolo sul tema "di cosa parliamo quando parliamo di arte" su l'Unità di oggi:
"Racconto spesso l’apologo didattico (creato da Thierry De Duve) dell’etnologo marziano che viene sulla Terra e cerca di capire cosa si intenda qui per “arte” – parola ombrello che raccoglie diversi oggetti, riti, gestualità, ecc. Non approda a nessuna definizione certa o convincente: il concetto di arte risulta indeterminato a forza di essere sovra-determinato, e si caratterizza per una flessibilità, un’apertura, un’indeterminazione tali da rendere indiscernibili un emporio e una galleria, i banchi di Porta Portese e le esposizioni di un museo o di Arte-Fiera, una ritualità artistica da un’altra religiosa o militare..." (continua a leggere)
Una segnalazione (per chi sta a Roma o nei paraggi, del libro I colori di Roma, edito da Repubblica, dove compare un mio racconto già postato l'anno scorso qui nel blog (Bianco su bianco). Ma la cosa nuova è la mostra all'Auditorium che si inaugura lunedì 4 (ore 19). Io ho scritto una poesia per un'opera (bellissima) di Andrea Aquilanti [vedi post sopra, NdR]. Penso di postare il tutto domani o dopo. Buon week-end, e/o buon shabbat.
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