6/02/2008

Le mie panchine

Il mio libro sulle Panchine è in libreria da giovedì 5 giugno. Evviva.
Anche se ancora non si trova, alcuni giornali ne hanno già parlato, per esempio Marco Belpoliti sabato sulla Stampa. Oggi c'è un'anticipazione del capitolo sul leggere su l'Unità ("Anarchia è leggere seduti in panchina").
L'altro giorno mi è venuto da pensare, riguardo al lemma "le mie panchine", che sembra un Silvio Pellico en plein air... Comunque è un tantino più anarchico, come spero mi confermerete leggendolo.
La foto che ho messo sopra è di Olivier Perrin, che mi ha permesso di metterla nel libro (con altre di Luigi Ghirri e Gianni Leone). E' un particolare della scultura di Georges Segal dal titolo "Gay Liberation", in un giardino di New York.
P.S. Ah, ieri sera ho visto il film di Sorrentino, Il divo, e l'ho trovato bellissimo. Le musiche danno uno straniamento eccezionale, e nello stesso tempo evidenziano la parabola sul potere e sull'Italia che racconta questo film. E' un film ballabile. E agghiacciante. Ma la cosa peggiore è che, dopo tutto, sembra un potere d'altri tempi, sembra l'Impero romano. Oggi è fatto di plastica, e se possibile quindi ancora più inattaccabile, o indistruttibile. Non biodegradabile. Voglio dire che il berlusconismo non ha nemmeno quel minimo di "cultura" (un umanismo di base da cui pur sempre proviene Andreotti) (per chiarire: quell'humanitas borghese, matrice dei fascismi classici, di cui parla con precisione Walter Benjamin nel suo Uomini tedeschi). Questo io ho sentito.