2/14/2010

Il dono e gli sciacalli, parte 1

Shock economy, il saggio della giornalista canadese Naomi Klein del 2007, mostrava il nesso tra le politiche neoliberiste (liberalizzazioni dei salari, privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica) e le catastrofi (causa di shock collettivi), siano esse provocate ad hoc, come le guerre, o “naturali”, come l’uragano Katrina che devastò New Orleans spazzando via i poveri, nel gaudio degli immobiliaristi e di settori dell'amministrazione Bush, colpevole di omissione di soccorso. L’effetto generale dell'economia delle catastrofi è l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di molti.
Finché c’è guerra c’è speranza è invece il titolo di un film del 1974 girato da Alberto Sordi e da lui stesso interpretato. Tullio Kezich così lo salutò: “attuale come un articolo di quotidiano, onesto come una dichiarazione di voto”. E’ l’amara storia di un mercante d'armi che, dopo l’iniziale scandalo e senso di colpa di moglie e figli, viene da loro incalzato a continuare il suo commercio di morte affinché non perdano lussi, privilegi, soldi (basta che il suo nome non finisca in tv).
Sono due pensierini venutimi leggendo le intercettazioni di coloro cui è affidata in Italia la protezione civile e la realizzazione di “grandi” opere (pare che l'aggettivo basti a sottrarle a ogni controllo e trasparenza). Il terzo pensiero, quello che mi turba di più, è l’anestesia morale degli Italiani di fronte all'impunità del suo governo (del tutto simile a quella descritta da Elsa Morante in uno scritto su Mussolini nel 1945: leggetelo!).
Poi penso alla vita di tutti i giorni, agli sforzi che la gente fa per andare avanti (vero habitat e nutrimento di ogni scrittore), ai tanti aiuti spontanei e umili ai terremotati d’Abruzzo, compreso il work in progress chiamato DONO messo in moto dalla MicroGalleria dell’Accademia delle Belle Arti de l'Aquila, in cui sono stato coinvolto. E di questo, prometto, parlerò la prossima volta.

(rubrica "acchiappafantasmi", che doveva uscire su l'Unità oggi, domenica 14 febbraio, e inmvece è saltata per spazio - uscirà domani)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

e a proposito di insensibilità, ecco sviscerato il legame tra make up, inespressività, anestesia facciale e morale:
http://canali.kataweb.it/salute/2010/02/13/il-botox-rende-belli-ma-inespressivi-via-le-rughe-e-le-emozioni-negative/

Anonimo ha detto...

caro beppe
vorrei che il vero DONO fosse quello della ribellione, è passato troppo tempo ('77) da quando dei giovani si ribellavano al potere. Ci sono già altre due generazioni. Che aspettano? Oppure il problema morale, che non è certo una novità, ha marcito e assuefatto anche la loro vitalità?
Tu scrivendo partecipi come puoi, pensi, mantieni sveglie le coscenze, dai la linea, come si sarebbe detto una volta. Il tuo lo fai. Ma quando si sveglieranno? Quando?

Anonimo ha detto...

ho dimenticato di firmarmi
piumalarga

Anonimo ha detto...

troppo botulino? inteso come metafora degli additivi... (beppe)

Anonimo ha detto...

sì, al napalm sparso a piene mani dal berlusconismo corrisponde l'uso massiccio del botox o botulino per lisciare le menti e appianare le cosiddette coscienze.
mi pare la pista giusta... (beppe)

Anonimo ha detto...

Certo, la ribellione appartiene a certe generazioni del passato ed è facile per noi giovani di adesso scusarci dietro al fatto che un certo tipo di rivoluzioni armate non sono da imitare. Ma anche se sembra così non lo è per niente, anzi è sconfortante ed avvilente. Molte volte mi sono chiesta come reagire, qual è la modalità più incisiva. Forse solo chiedere a forza di firme, manifestazioni, ... la cacciata di tutti i politici attualmente in carica e la creazione di una nuova forza politica. Ma è utopico pensare che potrebbe essere almeno un po' "pura" da tutto questo schifo che ci circonda. E poi chi si accollerebbe un tale e potente onere? Se guardiamo i vari settori pubblici non mi pare ce ne sia uno che non abbia grossi problemi di etica, di morale e di identità politica... Aiuto! Credo che mai in Italia si sia toccato livello tanto basso... Ma per tornare alle varie domande di piumalarga... ma se le varie manifestazioni, le varie prese di posizione, i vari scandali emersi, ...solo alcune delle cose che son successe negli ultimi mesi (e neanche anni...) non hanno smosso nulla, cosa dobbiamo fare? Che tipo di ribellione proponi? Noi possiamo leggere, confrontarci, interrogarci continuamente, possiamo discutere coinvolgere i politici dei nostri territori (almeno un po' più raggiungibili)...e poi? Il mondo politico, quel mondo politico che pretende di rappresentarci è lontano anni luce e pare non farsi scalfire da tuitto quello che causa e scatena intorno a sé.
Dunque? Siamo molto svegli, schifati, nauseati, ma anche demotivati, si, anche se non credo che le nostre coscienze siano spianate e spente!
Grazie per le provocazioni cari Beppe e Piumalarga, è vero, che questo è un posto dove poter tenere allenata la nostra libertà di parola e pensiero!
Federica
PS. e scusate per la confusione delle parole...

Anonimo ha detto...

nessuna confusione. grazie a te. beppe

Anonimo ha detto...

Mah...non è facile ribellarsi in un mondo che confonde il reale dal virtuale...ora paradossalmente siamo molto più informati e non penso che il problema etico abbia marcito o assuefatto la vitalità delle nuove generazioni penso però che siamo vittime di un rimbecillimento collettivo mediaticamente indotto da chi ha in mano il potere.....siamo vittime purtroppo inconsapevoli di una nuova estetica che ci vuol abituare al virtuale che verra'(vi ricordate l'esperimento Second Life???).....questo è il vero pericolo....Questo e' il vero matrix, abituare l' utente al FALSO, all' EFFIMERO, confondere realta' e finzione, controllarlo emotivamente... suggestione digitale onirica e credenza al nuovo TOTEM SISTEMICO......

HASTA SIEMPRE

PABLO

Anonimo ha detto...

cara federica
il vero guaio è che non ci sono mai formule giuste
e non servono quelle del passato
altrimenti potrei citarti quella famosa di camus "l'uomo in rivolta è quello che dice basta"
mentre il male ne inventa sempre di nuove ma ha un lato debole, ha bisogno di consensi, e questo si può combattere resistendo. Finché sarà possibile lo faremo, anche grazie a blog come questi dell'amico beppe
grazie per la tua sincerità
ciao
piumalarga

Anonimo ha detto...

Condivido molto quanto dici, Piumalarga, solo resistere ci aiuta e non essere indifferenti: pensieri e parole possono cambiare il mondo, diceva una partigiana tempo fà. Ed è vero!
Grazie a te
Federica