Il comico televisivo inglese Charlie Brooker, nel suo programma 10 O’Clock Live, massacra umanamente e politicamente, con molta efficacia, il nostro primo ministro. Vi consiglio di guardarlo, non è un problema trovarlo on line. Ma vi avverto: oltre che ridere soffrirete un po’: parla di noi. Non abbiamo l’alibi del colpo di stato né della coercizione fisica, ed è stato eletto (come l’ex pittore fallito Hitler fu eletto nel 1933), e rieletto da quegli Italiani ignavi che ora sono in crisi non perché il premier sia colluso con la mafia, né per le sue leggi liberticide o a favore di pochi come lui, non perché usi il tempo e le risorse dello Stato per fare solo gli affari suoi, né per un ripensamento etico: ma perché la sua immagine di maschio vincente che può comprare tutto, anche le minorenni, è andata in crisi: alle sue spalle, infatti, quelle ragazze ingrate e carine hanno detto che ha “il culo flaccido”, lo disprezzano quasi quanto lo disprezziamo noi, e non può farci niente. Con Mussolini non sarebbe accaduto: una crepa vistosa nella regia. Il fatto è che tutto di lui, nessun dettaglio escluso, era già banditesco e cialtrone dal 1993 (Brooker ironizza sul grido da stadio con cui battezzò il suo partito). I suoi amici e colleghi, da Ben Ali a Gheddafi, sono finiti, e anche lui cadrà malamente, anche se siamo tutti troppo ricchi per fare come in Libia o in Egitto. E' durato quello che ci siamo meritati che durasse. Ma che ne sappiamo noi del tempo? Mi viene in mente il Libro di Giobbe: cosa ne sappiamo noi del creato, delle sorgenti del mare, del seno da cui è uscito il ghiaccio o la brina, di come partoriscono le cerve e di come si gioga il bufalo? Sono alcune buone domande che Dio pone a Giobbe per dargli una calmata. Una cosa la so: tutto è in movimento, i regimi cadono o sono già caduti, e il mandorlo di fronte alle mie finestre è in fiore.
(rubrica domenicale "acchiappafantasmi", l'Unità del 27.2.2011)
1 commento:
Hai detto bene: siamo troppo ricchi per fare come in Egitto, Tunisia, Libia, e così via. Purtroppo, per quella parvenza di benessere, abbiano barattato la nostra dignità di lavoratori e cittadini.
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