3/06/2010

Decreti legge urgenti (nel centenario di Ennio Flaiano)

Ecco alcune tra le tante proposte di legge di elettori e rappresentanti eletti del Popolo della Libertà che saranno tradotte presto in decreti da far firmare al Capo dello Stato:
“Ieri sera ho fatto tardi e tornando a casa non ho fatto in tempo a comprare il latte. Chiaramente la mia famiglia è stata fortemente penalizzata per la colazione di stamattina. Chiedo quindi al Presidente un decreto legge per l’apertura continuata dei lattai in modo che non si ripetano fatti così gravi e lesivi per la libertà individuale”.
“Essendo scaduto il termine delle iscrizioni alle scuole, fissato arbitrariamente da una legge antidemocratica, chiedo al Presidente una speciale e doverosa proroga in forma di decreto urgente (per l’iscrizione di mio figlio, non per quella di altri) in quanto la mia famiglia e io siamo a sciare a Cortina per prolungamento della settimana bianca”.
“Al Presidente della Repubblica: prego firmare questo decreto urgente appena redatto sul mio iPhone onde far tornare indietro a prendermi il treno Eurostar delle 8,10, partito sfacciatamente a quell’ora senza aspettarmi. Stavo finendo la colazione al bar della stazione e il cappuccino era bollente”.
“Al ritorno da un viaggio in barca apprendo che la gara d’appalto per l’edificazione della Caserma dei Pompieri e l’Ospedale di Quaggiù è stata chiusa e aggiudicata ad altri. E’ una chiara limitazione illiberale e quindi è urgente un decreto per l’immediata riapertura della gara, non avendo la mia società, che è la migliore, potuto partecipare. ‘Non sarà uno scoglio ad arginare il mare!’”*.
Mentre molti simili provvedimenti aspettano la firma in Quirinale, cogliamo l’occasione per ricordare, nel centesimo compleanno di Ennio Flaiano, una delle sue frasi più illuminanti e definitive: “Essere italiani è una fatica inutile”.

*E' il ridicolo slogan, mutuato da una canzone di Lucio Battisti, declamato da Renata Polverini e suoi seguaci nella manifestazione a Piazza Farnese contro le regole elettorali, pochi giorni fa.
(per l'Unità di domenica 7 marzo 2010, rubrica "acchiappafantasmi")

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Stupenda nota che rende pubblico il buongusto straordinariamente ironico dei nostri cari amici che usano un intelligente demenziale in risposta all'orribile demenza mafiosa che regna in Italia (La classe morta di Kantor, ricordate?).
Al tuo elenco mi pregio d'aggiungere una perla (la lettera spedita quest'oggi al Quirinale) di una mia cara amica, la scrittrice e giornalista triestina Francesca Longo, compagna di Matteo Moder, già collaboratore di Cuore (qui non a caso con la lettera maiuscola):
Signor Presidente, da anni sono bersagliata prima da Acegas e adesso da una società di riscossione crediti per una bolletta della spazzatura che ho pagato (da brava austroungarica pago tutto, pure la Rai), ma che non riesco a ritrovare (casa mia trasuda carta e carte).
Non è che potete fare un piccolo Decreto Legge interpretativo per risolvere questo mio caso? Grazie di Cuore per tutto ciò che farà per me.
Cordiali saluti
Francesca Longo

Anonimo ha detto...

Naturalmente qui, ma anche altrove,il pensiero di Flaiano è diamantino.

MariellaT ha detto...

Essere italiani è una sofferenza: preferisco sentirmi cittadina del mondo.
Puoi aggiungere anche la richiesta di un decreto urgente che mi consenta di non arrivare a scuola alle otto e dieci del mattino perché questo nuoce gravemente alla mia salute? Scuole primarie serali per tutti, e se non per tutti anche solo per me! Grazie.
MariellaT

Beppe Sebaste ha detto...

avete ragione. e la lettera di francesca longo è geniale. bisognerebbe pubblicare tutto...

monicamazzitelli ha detto...

Grandissimo...
Monica

Anonimo ha detto...

decreto legge
leggete corde
e ho detto tutto
p

Marco Crestani ha detto...

Chissà che cosa ne avrebbe scritto Flaiano...