1/18/2009

Contro l'intolleranza e il consenso (ancora su Vargas e Battisti) (rubrica)

Come altre volte in passato, si assiste in questo presente increscioso al massimo di consenso e di intolleranza: avviene in politica (ormai solo elettorale) come nei programmi televisivi, di fronte alle tragedie della storia come di fronte alle tragedie degli individui, alle prese con l’intimità della vita e della morte. Avviene anche, e indirettamente mi riguarda, nelle reazioni on line alla mia intervista a Fred Vargas, autrice di splendide storie sul commissario Adamsberg, “spalatore di nuvole”, e che per anni ha studiato le vicende processuali di quel disgraziato latitante e superstite degli anni ‘70 Cesare Battisti, ora in un carcere brasiliano.
Gran parte dei commenti (c’è chi li definisce forcaioli) non tollera si discutano presunte certezze – presumo tratte dai giornali. I quali però ancora l’altro ieri presentavano Battisti come autore materiale di quattro omicidi (due dei quali avvenuti quasi simultaneamente ma in luoghi diversi e distanti), anche se la stessa sentenza non lo sostiene, essendo stato dichiarato colpevole per “concorso morale” - in quanto ex-appartenente al gruppo terrorista dei Pac. Egli ha dichiarato e scritto (con la sua faccia antipatica e anticomunicativa, cioè antitelevisiva) non di essere innocente, ma di “non avere mai ucciso”. E' vero o forse non è vero, ma non è irrilevante. Sulla rivista/blog carmillaonline c’è un ampio archivio sul caso Battisti (http://www.carmillaonline.com/archives/cat_il_caso_battisti.html). Si legga soprattutto un’agile sintesi, il testo Le FAQ (Frequently Asked Questions) su Cesare Battisti aggiornate, a cura dello scrittore Valerio Evangelisti.
Ma che cos’è quest’ansia decisionista che ci prende tutti di liquidare, fare giustizia sommaria, avversare il dubbio, il pensiero, l’analisi della Storia (gli anni ‘70 sono sempre più un buco nero della coscienza collettiva)? Da dove viene l’intolleranza verso ogni dissenso, e la paura di quale crollo cerchiamo di coprire dietro le nostre parole veementi?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Si vogliono liquidare gli anni '70 forse perché ci sono stati tanti falsi ideali e tanti morti a causa di odio mascherato da falsi ideali...

Anonimo ha detto...

dipende da dove lei, caro anonimo, prende le sue cetezze (le sue informazioni). io negli anni Settanta era sveglio e attento, e ho visto tutt'altro. ma proprio tutt'altro. ma so quanto lavaggio del cervello anche giornali che sembrano neutrali continuano a produrre, falsificando la storia con una disinvoltura sfacciata. terribile. non so sei le ama l'attuale primo ministro e il suo governo, ma posso garantirle che non esiste per caso. e che tutto è legato. beppe sebaste

Anonimo ha detto...

Lei AMA farsi pubblicitá cosí...

Anonimo ha detto...

e lei mi offende dietro il suo anonimato. non lo accetto.

Beppe Sebaste ha detto...

http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti_2.htm

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie