La migliore sul Papa l'ha scritta Luca Sofri: "Messo a tacere. Ma il Papa adesso farà una serata all'Ambra Jovinelli?". E comunque la lettura dei gornali di oggi ci ha messi di fronte a un delirio collettivo, frasi di Prodi comprese. Nessuno che abbia detto che il Papa ha fatto una mossa politica molto astuta, il vittimismo di fingersi censurato quando è lui che si è tirato indietro (non era bello dal punto di vista spettacolar-televisivo far vedere delle contestazioni). Che palle.
P.S., 17 gennaio. Tutta la mia solidarietà, e spero la vostra, agli studenti e docenti de la Sapienza accusati di essere critici nei confronti del Papa, ma soprattutto critici nei confronti del rettore che lo ha invitato. In un gustoso articolo su "Sapienza e ironia", su l'Unità di oggi Giulio Ferroni cita anche il nome dello studente che avrebbe dovuto introdurre il discorso del Papa nell'ateneo romano: Christian Buonafede. Proprio così (Borges non avrebbe inventato di meglio).
4 commenti:
ciao Beppe, ormai è qualche giorno che si sta facendo un casino sulla partecipazione del Papa e sinceramente non sono d'accordo. I contestatori si stanno mettendo al livello dei contestati. Sappiamo tutti che una delle armi più potenti della Chiesa è sempre stata la censura, arma micidiale perché impedisce il confronto che è la base della libertà. Tu sai che il mio animo è anarchico, perché sono un'utopista. L'Anarchia intesa nel suo vero spirito: rispetto assoluto della dignità umana tale da rendere inutili leggi e divieti. Quindi libertà. Ma non ci accorgiamo che ce n'è sempre meno? Ho paura. Si, ho paura, perché la non-libertà genera mostri e quando ce ne accorgiamo è troppo tardi. La tua sempre più preoccupata Ilaria
ciao Beppe, ormai è qualche giorno che si sta facendo un casino sulla partecipazione del Papa e sinceramente non sono d'accordo. I contestatori si stanno mettendo al livello dei contestati. Sappiamo tutti che una delle armi più potenti della Chiesa è sempre stata la censura, arma micidiale perché impedisce il confronto che è la base della libertà. Tu sai che il mio animo è anarchico, perché sono un'utopista. L'Anarchia intesa nel suo vero spirito: rispetto assoluto della dignità umana tale da rendere inutili leggi e divieti. Quindi libertà. Ma non ci accorgiamo che ce n'è sempre meno? Ho paura. Si, ho paura, perché la non-libertà genera mostri e quando ce ne accorgiamo è troppo tardi. La tua sempre più preoccupata Ilaria
sì, capisco. a star dietro a tutto quello che ci fa paura e ci indigna, ci vorrebbero due-tre appelli al giorno, come si fa?
E' che se andiamo in letargo, chissà cosa si trova quando si esce dalla caverna. ilaria
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