Troppe cose da dire - e da fare - e io sono molto pigro. Troppe cose e idee da collegare, linkare, segnalare, e a me piace passeggiare per strada, andare al caffé, all'enoteca o sulla panchina di un parco. Ho preso molti treni e molti aerei, vorrei stare fermo, ma già domani a Mantova (e qui bisognerebbe linkare il festivaletteratura, e segnalare il mio incontro alle 18,15 con gli artisti Botto&Bruno e con Stefania Scateni - tema: la città, le periferie, e come raccontarle - ma chi ne ha voglia? - e segnalare almeno un altro incontro, quello alle 15,30 con uno dei miei scrittori preferiti, Chuck Palahniuk - sul sito qui tra l'altro trovate un'intervista che gli avevo fatto anni fa). Poi andrò a Venezia, perché mi piace essere presente alla consegna del Leone d'oro (alla carriera) al mio amico Bernardo Bertolucci. Il mio problema è: come mi vesto? Non ho uno straccio da mettermi.
A parte questo, vorrei scrivere contro l'ultimo atto, in Italia e non solo, della guerra contro i poveri, la guerra che trasforma i mendicanti e i lavavetri in criminali. E' una delle cose più balorde e squallide che la non-sinistra italiano ha elaborato in questi anni.
7 commenti:
un esrcito di lavacoscienza in ogni angolo del fronte occidentale
spiegamelo...
a breve qualcuno chiederà l'intervento delle forze armate per liberare le strade da questi,non so nemmeno come definirli,dissuasori di velocità antropomorfi(quando pure la sinistra comincia a considerarli scorie,bisogna cominciare a ragionare*).Salud
p.s. ho preso "cafè suisse e altri luoghi di sosta",non a caso
caro diamonds, posso sapere dove hai trovato Café Suisse? E' introvabile...
Centro Studi Sardi(una mediateca)
mi sembra ci sia una guerra soprattutto contro l'eccessiva vicinanza della povertà. Le vite di scarto fuori dal recinto, via! Questo si vuole. Lo dico anche da me...
la guerra è contro i poveri, sabbia nell'ingranaggio dei consumi, che devono essere fluidi ed efficienti, cntinui. ma anche la guerra è un buon business, e quindi... si vedrà. per adesso assistiamo a delle rappresaglie sociali - come quella conbtr le panchine, di cui ho già parlato.
son tornato da mantova, e la full immersione tra gli scrittori - amici o no - mi fa pensare che tutti eravamo più meno delle persone che ama stare sulle panchine. a stare e basta. bellissimo elmore leonard, 93 anni e più in forma di me. palahniuk e la sua solita maglietta arancione. poi sono andato a venezia, dove ho scoperto di fianco a san marco un giardno pubblico pieno di panchine rosse, che non avevo mai notato. saluti...
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