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3/26/2011

La guerra, il flipper...

   Confesso di non sapere se sono favorevole o contrario alla guerra contro la Libia di Gheddafi, e rivendico la mia incertezza. Penso anche che la politica sarebbe bella se le posizioni in campo fossero solo queste – far ricorso alla guerra solo per proteggere le popolazioni contro i dittatori, o ripudio assoluto, perché una guerra giusta è come uno sciopero della fame contro l’anoressia. Ma nella coalizione di chi bombarda c’è chi ha condiviso fino a oggi valori e stile di vita del dittatore e anzi lo rimpiange, e tra i più volonterosi trapela dietro lo slancio democratico un conflitto di interessi coloniale. Marx ci insegnò a leggere il motore materiale della Storia, le strutture economiche che si ammantano di sovrastrutture ideologiche e religiose. Eppure sarebbe anche bello se la religione, qualunque sia, si opponesse alla realtà in nome dei suoi valori irriducibili, invece che adeguarsi all’esistente. “Speriamo che si svolga tutto rapidamente, in modo giusto ed equo”, ha detto l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, prendendo atto dei primi bombardamenti. Frase che mi ha fatto dolorosamente pensare (lo dico da laico) al rischio di eclissi di quel sublime mistero che la religione preserva, e che in definitiva è l’etica, quella delle prescrizioni non negoziabili, quella del “non uccidere”. Se la politica, le umane gesta e gli umani gesti, non deve coincidere con essa (lo Stato etico è il fascismo), non dimentico il bellissimo striscione delle donne all’epoca di quelli, banalmente maschili, contro la Nato – “Fuori la guerra dalla Storia” - e sento la mancanza di una critica vertiginosa, quale quella teologica, senza di cui il reale è deprivato non solo di alterità, ma di orizzonti: il mondo come un immenso flipper di cui siamo le palline che rimbalzano, tra fondamentalismi e terrorismi, tra dottor Stranamore e miliardari for ever.

(rubrica "acchiappafantasmi" per l'Unità di domenica 27 marzo 2011)

2/15/2010

The Others (poesia ritrovata mentre cercavo uno dei miei testi sul "fantasma")

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bisognerebbe scrivere un'apologia
degli altri,
i nostri testimoni i nostri
martiri.
Ohh,
I apologize


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febbr. '95