12/27/2012

"Brucia tutto ciò che puoi" (per Ledo Ivo, tradotto da Carlo Bordini)

La persona della fotografia qui a fianco è Carlo Bordini, grande poeta e grande amico, ritratto mentre sta leggendo per me una anzi due poesie di un poeta brasiliano che altrimenti avrei continuato ad ignorare. Si chiama Ledo Ivo. Le due poesie le traduceva impromptu Carlo stesso, dopo averle a lungo assaporate, suppongo. Ero così toccato dalle poesie, ma anche dall'offerta di Carlo (eravamo a tavola nel mio ristorante preferito a Monteverdevecchio, era giugno ed ero da poco stato dimesso dalla riabilitazione in seguito a un'operazione di "chirurgia maggiore"), che l'ho fotografato. Carlo dal canto suo leggendole si era letteralmente, fisicamente commosso mentre le leggeva.

Mentre mi trovo in India, ricevo la notizia della morte del poeta Ledo Ivo, del quale così scrive Carlo in un e-mail agli amici: "è considerato uno dei massimi poeti contemporanei del Brasile. Di lui è stato pubblicato in italiano Requiem (un poemetto ed altre poesie) per l'editrice Besa, nella traduzione di Vera Lucia De Oliveira. Io l'ho conosciuto quest'anno a Lima, al primo festival di poesia di quella città. Era amato da tutti e circondato da un'aura di sacralità. Mi ha regalato un libro di poesie tradotte in spagnolo pubblicato da un editore cileno. Ne ho tradotte un paio che vi mando".

Ecco, non voglio farla lunga, anche se un ricordo tira l'altro (e questo senso di epifania del ricordo, l'idea che ogni istante è già storico, è una delle definizioni del senso di scrivere poesie). Ecco la folgorante, bellissima poesia Brucia, tradotta da Carlo Bordini: ricopiarla e offrirla qui, da dove mi trovo ora, mi fa un ulteriore effetto, come un irradiarsi e prolungarsi di altri sensi, perché non posso dimenticare quanto il bruciare sia qui così importante da riguardare il corpo stesso del poeta, le sue spoglie. Bruciare, sinonimo di "dire la verità". Ringrazio il forte raffreddore che mi ha costretto in una stanza (fortunatamente dotata di wifi) per avermi dato il modo e l'occasione di testimoniare questa poesia, questi poeti, questa verità che (si) brucia.


BRUCIA (poesia di Ledo Ivo, traduz. di Carlo Bordini)

Brucia tutto ciò che puoi:
le lettere d'amore
le bollette telefoniche
la lista dei vestiti sporchi
le scritture e certificati
le confidenze di colleghi risentiti
la confessione interrotta
il poema erotico che ratifica l'impotenza e annunzia l'arteriosclerosi
i ritagli antichi e le fotografie ingiallite.
Non lasciare agli eredi famelici
nessun ricordo di carta.

Sii come i lupi: vivi in una caverna
e mostra alla canaglia delle strade soltanto i denti affilati.
Vivi e muori chiuso come una chiocciola.
Dì sempre di no alla scoria elettronica.

Distruggi le poesie interrotte, i bozzetti, le varianti e i frammenti
che provocano l'orgasmo tardivo dei filologi e glossatori.
Non lasciare ai raccogliori della spazzatura letteraria nessuna briciola.
Non confidare a nessuno il tuo segreto.
La verità non può essere detta.

e questo è Ledo Ivo:

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