Domani, 27 giugno (e ventisettesimo anniversario), a Bologna, via Saliceto, dalle ore 17,30 si inaugura il Museo per la memoria di Ustica, col relitto dell'aereo ricomposto e un'opera che lo contiene dell'artista Christian Boltanski. Da un anno ho contribuito alla progettazione, e lo racconto in questo articolo-storia uscito su Venerdì due settimane fa, leggibile qui nel sito (sez. Incontri). Ma c'è un altro testo, che è stato senz'altro più difficile per me da scrivere, che compare come introduzione al libro-catalogo che accoglie il visitatore del Museo per la memoria di Ustica. Il libro riporta le immagini, volutamente piccole e un po' sfuocate, degli oggetti ripescati dal fondo del mare di Ustica, metonimie degli 81 morti innocenti. Lo potete leggere qui nel sito se cliccate il titolo, Lista degli oggetti personali appartenuti ai passeggeri del volo IH 870, e vi prego di farlo.
P.S. Da oggi è in libreria il mio H.P. targato Einaudi; in fondo è anch'esso un libro che si fa parte civile, e che racconta un fantasna, un'assenza, un'inchiesta, una vita normale e ordinaria, divenuta famosa e straordinaria per caso, per arbitrio, ecc. Ne è uscita una bella recensione di Marco Cicala sull'ultimo Venerdì (22 giugno).
Infine, anche un mio pezzo uscito su l'Unità (20 giugno), e su aprileonline, (19 giugno) - una riflessione o elzeviro che riprende e forse prolunga il bel pezzo (apparso su la Repubblica due settimane fa) di Bernardo Bertolucci, e dedicato al collettivo "centoautori" - è leggibile nel sito, sezione Articoli, col titolo Politica vuol dire immaginare.
N.B., giugno 2010 Il testo "Lista degli oggetti personali appartenuti ai passeggeri del volo IH 870" è stato anche pubblicato di recente, come ultimo testo, nel mio ultimo libro Oggetti smarriti e altre apparizioni (Laterza).
6/26/2007
6/19/2007
Solidarietà e mobbing (politico)
Ok, sta circolando un testo, che esprime solidarietà nei miei confronti dopo una specie di "mobbing" di cui sono stato oggetto a Parma, e culminato nell'essere apostrofato dall'ex sindaco Ubaldi, ora consigliere comunale, mentre camminavo per strada a Parma ("Eccolo!"), e oggetto di frasi con gli amici con cui era seduto a un caffé (gli avevo teso la mano, con spontaneità un po' ingenua, e mi ha rifiutato platealmente il saluto: il sindaco di tutti). Essere additato e apostrofato per strada non è piacevole, specialmente da persone così potenti che spesso godono di immunità (o comunque si comportano come se fosse così). Anche se succede a Parma e io ormai abito a Roma. Ma è solo l'ultimo episodio. Così ,da alcuni amici è nata questa iniziativa che mi commuove. Che dovrà essere diffusa a Parma. E ringrazio tutti quelli che hanno aderito (si può farlo anche lasciando qui un commento):
Lo scrittore Beppe Sebaste, che ha appoggiato una lista di sinistra alle ultime elezioni amministrative di Parma vinte dal centro-destra (ovvero dalla lista "A Parma con Ubaldi"), è stato e continua ad essere bersaglio dei vincitori , e soprattutto dell'ex sindaco Ubaldi (padrino dell'attuale sindaco) con attacchi personali dal sapore intimidatorio a mezzo stampa, minacce di querela, fino alla messa all'indice per la strada. Sebaste ha solo dichiarato e argomentato il suo dissenso critico – politico e culturale - nei confronti dell’amministrazione di centro-destra di questi ultimi anni nella città di Parma. Conoscendo Beppe Sebaste, e stimando lo stile del suo lavoro e delle sue argomentazioni, desideriamo qui testimoniargli pubblicamente tutta la nostra solidarietà.
Enrica Antonioni (scenografa), Michelangelo Antonioni (regista), Nanni Balestrini (poeta), Renato Barilli (critico e storico dell’arte, Università di Bologna), Bernardo Bertolucci (regista), Carlo Bernardini (fisico, docente universitario), Giancarlo Bocchi (regista), Babsi Jones (scrittrice e blogger), Daria Bonfietti (presidente associazione dei parenti delle vittime di Ustica), Gianni Biondillo (scrittore), Ginevra Bompiani (scrittrice, editrice), Carlo Bordini (poeta e scrittore), Domenico Cacopardo (scrittore), Andrea Di Consoli (scrittore), Daniele Del Giudice (scrittore), Valerio Evangelisti (scrittore) Giuseppe Genna (scrittore), Nicola Lagioia (scrittore), Ugo Leonzio (scrittore), Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice), Aldo Nove (scrittore) Enrico Palandri (scrittore), Ugo Riccarelli (scrittore), Tiziano Scarpa (scrittore), Stefania Scateni (giornalista), Antonio Scurati (scrittore), Domenico Starnone (scrittore), Younis Tawfik (scrittore), Valerio Varesi (scrittore), Sandro Veronesi (scrittore), Valeria Viganò (scrittrice), Simona Vinci (scrittrice), collettivo Wu Ming (scrittori), Mauro Barberis (filosofo, docente Università di Trieste), Laura Palmieri (artista), Tommaso Ottonieri (poeta, docente universitario), Lidia Riviello (poetessa), Carla Benedetti (critica letteraria, docente universitaria), Antonio Caronia (scrittore, filosofo), Franco Farinelli (direttore del Dipartimento di Comunicazione dell’Università di Bologna), Giulio Ferroni (critico e storico della letteratura, docente universitario), Sergio Givone (filosofo, docente universitario), Simonetta Lux (storica e critica dell'arte contemporanea, direttrice del Museo Laboratorio-Università di Roma la Sapienza), Giacomo Marramao (filosofo, docente universitario), Mario Perniola (filosofo, docente universitario), on. Nicola Tranfaglia (storico, docente universitario), Angelo Guglielmi, Massimo Carlotto [...]
Lo scrittore Beppe Sebaste, che ha appoggiato una lista di sinistra alle ultime elezioni amministrative di Parma vinte dal centro-destra (ovvero dalla lista "A Parma con Ubaldi"), è stato e continua ad essere bersaglio dei vincitori , e soprattutto dell'ex sindaco Ubaldi (padrino dell'attuale sindaco) con attacchi personali dal sapore intimidatorio a mezzo stampa, minacce di querela, fino alla messa all'indice per la strada. Sebaste ha solo dichiarato e argomentato il suo dissenso critico – politico e culturale - nei confronti dell’amministrazione di centro-destra di questi ultimi anni nella città di Parma. Conoscendo Beppe Sebaste, e stimando lo stile del suo lavoro e delle sue argomentazioni, desideriamo qui testimoniargli pubblicamente tutta la nostra solidarietà.
Enrica Antonioni (scenografa), Michelangelo Antonioni (regista), Nanni Balestrini (poeta), Renato Barilli (critico e storico dell’arte, Università di Bologna), Bernardo Bertolucci (regista), Carlo Bernardini (fisico, docente universitario), Giancarlo Bocchi (regista), Babsi Jones (scrittrice e blogger), Daria Bonfietti (presidente associazione dei parenti delle vittime di Ustica), Gianni Biondillo (scrittore), Ginevra Bompiani (scrittrice, editrice), Carlo Bordini (poeta e scrittore), Domenico Cacopardo (scrittore), Andrea Di Consoli (scrittore), Daniele Del Giudice (scrittore), Valerio Evangelisti (scrittore) Giuseppe Genna (scrittore), Nicola Lagioia (scrittore), Ugo Leonzio (scrittore), Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice), Aldo Nove (scrittore) Enrico Palandri (scrittore), Ugo Riccarelli (scrittore), Tiziano Scarpa (scrittore), Stefania Scateni (giornalista), Antonio Scurati (scrittore), Domenico Starnone (scrittore), Younis Tawfik (scrittore), Valerio Varesi (scrittore), Sandro Veronesi (scrittore), Valeria Viganò (scrittrice), Simona Vinci (scrittrice), collettivo Wu Ming (scrittori), Mauro Barberis (filosofo, docente Università di Trieste), Laura Palmieri (artista), Tommaso Ottonieri (poeta, docente universitario), Lidia Riviello (poetessa), Carla Benedetti (critica letteraria, docente universitaria), Antonio Caronia (scrittore, filosofo), Franco Farinelli (direttore del Dipartimento di Comunicazione dell’Università di Bologna), Giulio Ferroni (critico e storico della letteratura, docente universitario), Sergio Givone (filosofo, docente universitario), Simonetta Lux (storica e critica dell'arte contemporanea, direttrice del Museo Laboratorio-Università di Roma la Sapienza), Giacomo Marramao (filosofo, docente universitario), Mario Perniola (filosofo, docente universitario), on. Nicola Tranfaglia (storico, docente universitario), Angelo Guglielmi, Massimo Carlotto [...]
6/10/2007
Estate
Gli scrosci d'acqua e le nuvole scure degli ultimi giorni ribadivano comunque che siamo in estate - e io ho ripreso il piacere di stare nella piazza San Cosimato (Trastevere) a guardare l'arancio, il rosa e l'azzurro sempre più chiaro all'ora dell'aperitivo, col vocio dei bambini che giocano a palla. Non è neorealismo, è una dimensione di vita, spero non di sopravvivenza, a cui aderisco con felicità, come i colori quasi technicolor che ho visto in questi giorni guardando il cielo e le nuvolette bianche. Nel frattempo: a) cerco casa stabile in campagna (Capalbio, preferibilmente, dove adoro il giallo mischiato al verde e la vicinanza del mare); b) ho ricevuto l'annuncio per mezzo stampa di due (2) querele dal Comune di Parma per avere scritto che, oltre che della desocializzazione della città e della sua vetrinizzazione sociale, è responsabile di avere promosso in questi anni opere pubbliche esteticamente ignobili, mentre ostacola gli artisti veri della città (nell'annuncio secco di querela, si rimprovera a me di non avere argomenti...); c) sulla Repubblica di oggi, pagine domenicali, sezione cultura, c'è un mio articolo sugli uffici degli "oggetti smarriti" (o "ritrovati"), che si può leggere anche qui, in questo sito; d) faccio ormai il conto alla rovescia per l'uscita della ristampa Einaudi di HP, che vorrei presentare con dei brindisi allegri come i colori di queste sere estive; e) non mi sono accorto per nulla dell'arrivo di Bush a Roma né delle proteste, alcune delle quali idiote e violente, di cui ho letto sui giornali ( come ha detto qualcuno, "la vita è altrove"); f) dopo avere divorato, come al solito quasi come sotto ipnosi, Mucho mojo (ristampato da Einaudi) di Joe Lansdale, lo scrittore più divertente che si trovi in circolazione, mi sto deliziando con Gli emigrati di W. G. Sebald (ristampato da Adelphi) e col nuovo romanzo di Valerio Varesi, Le imperfezioni (Frassinelli): quest'ultimo è bellissimo, fate conto un Pirandello "civile", cioè delicatamente politico. Buone giornate.
6/01/2007
Politica e restyling
Beh, com'è questo restyling del sito? Presto ci saranno più contenuti. Intanto, la nuova copertina di HP, di fianco a cui si può leggere il frontespizio della vecchia edizione, il bel testo di Lidia Ravera. In attesa di vostri commenti... io linko un mio vecchio articolo politico, piuttosto ironico, sulla parola riformismo, che dice cose ahimè sempre più attuali oggi (a Parma, per la cronaca, le elezioni sono andate malissimo, anche se si va al ballotaggio). C'è sempre di più una sinistra che fa di tutto per assomigliare alla destra, quasi che fossero in concorrenza, non portatrici di diverse visioni del mondo. Quasi che le differenziasse il packaging dello stesso prodotto, come le marche al supermercato. E poi già, la parola "sinistra" l'hanno tolta dal loro nome, i maggiori partiti, sradicata, come la memoria dell'unico leader carismatico dal dopoguerra (Enrico Berlinguer), quindi non li si può nemmeno rimproverare di questo. E' già una bella chiarezza. Eppure è come se un immenso tsunami di ottundimento, di instupidimento, abbia portato con sé buona parte dei politici. Domanda (che titolava un mio vecchio corsivo): ma la sinistra ama(va) il suo popolo? Nel 2002, in una pubblicazione dal titolo Non siamo in vendita (Arcana editore), si leggeva una bellissima e dolorosa poesia di Tiziano Scarpa, "El capitalismo foràneo" (poi ripubblicata in una sua raccolta da Fanucci), il cui leit-motiv dice:
“Solo l’essere amati, solo l’essere / voluti conta (…) / Capisco gli elettori del padrone / di mezza Italia, perché nella vita / l’unica cosa che conta è incappare / in qualcuno che voglia la tua vita. / Silvio Berlusconi mi vuole, mi ama, / mi fa sentire che ho anch’io qualcosa / da dargli, che a lui risulta gradito! (…) Il potere mi vuole! Vuole me! / (…) Non si vive se nessuno ti vuole. / Mi volete forse voi comunisti? / Mi volete forse voi democratici di sinistra? …”
Mi fermo qui, a continuare il mio lavoro invisibile. Un caro saluto.
“Solo l’essere amati, solo l’essere / voluti conta (…) / Capisco gli elettori del padrone / di mezza Italia, perché nella vita / l’unica cosa che conta è incappare / in qualcuno che voglia la tua vita. / Silvio Berlusconi mi vuole, mi ama, / mi fa sentire che ho anch’io qualcosa / da dargli, che a lui risulta gradito! (…) Il potere mi vuole! Vuole me! / (…) Non si vive se nessuno ti vuole. / Mi volete forse voi comunisti? / Mi volete forse voi democratici di sinistra? …”
Mi fermo qui, a continuare il mio lavoro invisibile. Un caro saluto.
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