“Diversamente buon anno” (uscito su “l’Unità”, 2 gennaio 2006)

Sulla scia del “non si dice disabile, ma diversamente abile”, è ormai acquisito che non si dice “disonesto”, ma “diversamente onesto”, come chi ci governa attualmente, modello di una diversità mal giudicata. Le nuove leggi insegnano che i bilanci non sono “falsi” ma “diversamente veri” e certi guadagni non sono “illeciti”, ma “diversamente leciti”, così come non si dirà “corrotto”, ma “diversamente retribuito”. Quanto al prevalere del business e degli interessi privati sull’etica pubblica, tanto per cominciare non si dice “affari”, ma “diversamente politica”, e la parola “privato” va sostituita con “diversamente pubblico” (vedi le scuole). Inversamente, non si dirà “pubblico” (parola triviale per indicare una minoranza), ma “diversamente privato”. Colgo l’occasione, essendo stato tra i primi a farlo, a scusarmi della parola “regime” impropriamente usata in questi anni: il nostro governo [il governo Berlusconi, N.d.R.] è “diversamente democratico”, ha condotto il Paese in una “diversamente pace” in Iraq e ha svolto un lavoro legislativo “diversamente equo” e “diversamente liberale”. Non è, e non è mai stato un governo “di destra”, ma “diversamente di sinistra”, prova ne sia che la nostra sinistra (di governo) non si dirà più “sinistra” (che non è bello), ma “diversamente destra”.Con ciò non si intende ovviamente che non siano diversi, ma “diversamente uguali”.
Quanto a questo giornale [l’Unità, N.d.R.], sarebbe ora che si aggiornasse. Già il suo nome è scorretto: non si dice “l’Unità”, ma “diversamente isolati” (o, in altri contesti discorsivi, “diversamente Il Foglio”), e invece che “di opposizione” sarà meglio dirsi “diversamente a favore”. Quanto a noi disoccupati (“diversamente occupati”) del Lunedì al sole, che altro possiamo sperare se non una politica “diversamente riformista”? Tanti auguri per un anno diversamente nuovo.
Non avevo letto gli auguri di buon (diversamente nuovo) anno di Beppe di un anno fa. Auguri pessimisti, o mestamente realisti, che a 14 mesi di distanza e a otto mesi di governo dell'Unione (diversamente unita) risultano premonitori. Mi dicono che a Bruxelles c'è il sole e sembra primavera. Qui a Roma piove, si celebra (commemora?) il concordato di 78 anni fa (ma che razza di ricorrenza? ce n'era proprio bisogno?), il ministro della giustizia -- novello Fouchet -- ritiene di valutare politicamente un crimine prima di chiedere che i criminali siani consegnati alla giustizia e, anche se in Iraq la (diversa) pace viene perseguita da altri, in Afghanistan sono ancora i nostri soldati a diffondere la democrazia e il progresso. Tuttavia un grande passo avanti è stato fatto: quando verrà il bel tempo avremo più pannelli solari che pria e non solo Napoli, ma tutto u paese du sole sarà ancora una volta faro di civiltà. Un abbraccio (diversamente mesto),
RispondiEliminaStefano
molto divertente, o meglio diversamente divertente...
RispondiEliminapaolo
sono diversamente interessata. Voglio fare la vita di quelli che tornano a casa e si attaccano al blog ma torno tardi e proprio non ci riesco comunque volevo soltanto sapere cosa succedeva qui e sono venuta a leggere . laura palmieri
RispondiEliminaAnche a me piace ripescare gli articoli di un anno fa, o anche prima, per parlare delle cose di oggi. Non cambia nulla, praticamente. Gli spunti sono gli stessi, le situazioni anche.
RispondiEliminaun grande saluto
Paolo
beppeee, anche gianluca è ricoverato al sancamillo, mentre cammino nei viali del sancam mi viene in mente la canzoncina di giovanotti e penso che se la canta dentro al sancamillo potrebbe trovare dei ...siii quegli uomini che si appostano e ti sparano quando ti riconoscono... "sono un ragazzo fortunato..." non ti sembra bello pensare che entra uno al san camillo e non sa che ci sono quei cosi lì i cecchini, aspettano proprio te, andate al san camillo sembra un luogo di guerra saluti laura
RispondiEliminaadoro collegarmi a commenti che non centrano ma ti richiamano qualcosa. Chiedo scusa per le associazioni "a delinquere"
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